Da: flannel80bvarnj@aim.com
Inviato: giovedì 1 marzo 2007 3.35
A: slave@professioneimpresa.com

Caro Andrea,

comincio col dirti:grazie per il libro che ho letto da un po' ma, per vicende di salute (tutto bene grazie a Iddio) e per il mio computer che mi ha dato molti fastidi non son riuscito a comunicare con te,come di dovere, essendo io stato eletto ad essere uno dei poco a leggere la tua fatica letteraria.Voglio essere sintetico e comincio:I) ho ammirato un italiano molto solido,frutto di una cultura che credo da attribuirsi al Liceo Classico od ad uno Scientifico con grossa enfasi su una scibile dagli ampi orizzonti. 2) i riferimenti filosofici e del buon vernacolo Napoletano ( squisiti!!!).3) una dettagliatissima descrizione dei molti mali che affliggono l'Italia.4) una serie brillantissima di soluzioni (dovresti essere tu il Premier del nostro Paese!) da potersi riscontare solo in chi ha studiato profondamente le Scienze politiche (ma non sei un ingegnere?).5) una struggente poesia con un tono dolce e malinconico che permea tutta la storia.6) una grande illusione (perdonami,e' la sola cosa che non condivido) che i grossi cancri italiani possano risolversi fra pochi anni. Ed ora devo difendermi:dopo lo splendore, anche se violento,dell'impero Romano, vennero gli anni delle invasioni barbariche e dell'oscurantismo Medioevale. Il Papato fece quello che pote', poi venne il Rinascimento( che fu un fenomeno prettamente Fiorentino e dintorni) poi gli Stati-Famiglie (i Medici, i Gonzaga, gli Scala etc.) e poi i mille inciuci che nacquero dappertutto per sopravivere alle fameliche Armate degli Spagnoli,Francesi e Tedeschi. Brutti tempi,diciamolo subito e.. non molto differenti, in certi aspetti, dagli attuali. Gli Italiani, gente dalle molte origini , abituati da secoli a sopravvivere alle tante ingiustizie e calamita' della vita dei popoli occupati e dominati da orde straniera. Da allora gli italiani vivono per loro stessi,per le loro famiglie ed amici stretti, completamente egoistici,assolutamente insensibili al saggio governo, ad un senso di civismo (se va bene a me , “me ne fotto degli altri “ ed ai "ca' nisciuno e' fesso" per citare il nostro amato Pulcinella. E quindi.." a lietto stritto coccate mieze" ed ecco perche' i governi cascano come foglie ingiallite sotto le furia del vento. E tu dirai subito:vecchio stegocefalo..allora tu non mi dai nessuna speranza? Ed io ti rispondo:caro ed amato nipote, molte volte (anche nel mio libro) mi son chiesto se l'uomo sia geneticamente cattivo o se, la societa' umana e' programmata verso il proprio suicidio.Tristi considerazioni, ben lontane dal tuo straordinario, magnifico mondo del 2025, che chissa' forse potrebbe anche avverarsi (tutto e' possibile) nel lontano 2525,per essere un po' generosi col tempo. Ripeto,ammiro moltissimo il tuo libro, cosi' piacevole da leggersi, cosi' interessante… ma molto utopistico,perdonami ancora una volta. Una nota di simpatia..i mali Italiani non sono soli... tutto il mondo e' un po' cosi'. Ti saluto e ti voglio bene , tuo Massimo