Dopo la frequentazione di alcuni Club e Associazioni tra i più prestigiosi, operanti anche a livello internazionale, ho deciso di fondare anch'io, quest'anno, una  piccola e sconosciuta realtà, il Circolo Culturale a ruota libera. Troverete tutte le informazioni sul sito. Ne ho sentito l'esigenza perché ho visto che quasi tutte le più qualificate iniziative che avevo frequentato avevano, dal mio punto di vista, tradito gli ideali alla base della loro costituzione e che poi avevano animato la mia scelta di parteciparvi. La messa in petto dei distintivi di appartenenza, non significavano infatti per i soci, durante le mie frequentazioni, la condivisione delle idee dei promotori, noti personaggi storici di indubbia moralità e ricchezza di contenuti, interessati a promuovere servizi umanitari e norme etico - professionali, assolutamente condivisibili, bensì a fare conoscenze, a intrecciare rapporti che, in taluni casi, degeneravano anche  nel campo degli affari o, addirittura, in aspirazioni di potere. Molti (non tutti, fortunatamente) non conoscevano neppure chi fosse il promotore e cosa si era prefisso nel fondare l'iniziativa. Era un fatto secondario. Quello che contava era l'appartenenza al clan delle persone in vista, dato che si pavoneggiavano delle cariche ricoperte a livello pubblico e privato. Certamente, almeno questo, non avevano nulla a che fare con le Associazioni segrete, le varie cosiddette Logge, che hanno scritto le più oscure pagine di Storia del nostro Paese.

Io credo che  questo malcostume derivi dall'interpretazione tipicamente italiana di tali Club o Associazioni, che sanano certamente diverse nei Paesi d'origine dei fondatori. Per questo ho restituito i vari tesserini e distintivi.

Il Circolo culturale a ruota libera (CRL) non ha soci segreti ma neppure soci pubblicizzati, dato che la loro appartenenza è rigorosamente soggetta alla privacy. Diventare socio significa solo condividere delle idee espresse da questi appunti, non certo tutte ma almeno parte, la logica antimachiavellica che il fine non deve mai giustificare i mezzi, soprattutto in tempi come questi ove i fini personali non coincidono spesso con i fini dei cittadini, che chiedono a gran voce che la qualità della loro vita sia rispettata e che la cultura vinca sul buio culturale, tipicamente medioevale, della nostra epoca.

Cosa è richiesto ai soci? Neanche un euro. Chi vorrà finanziare delle iniziative, come, ad esempio, promuovere dibattiti, incontri a pranzo o a cena o fare sponsorizzazioni, potrà liberamente farlo in incognito. Dovrà però segnalare al Circolo o scrivere articoli, almeno una volta l'anno, che saranno pubblicati anonimi, come l'autore di questo libro, nel giornale CRL, nell'home page del sito.

Cosa rappresenta il libro “Accadde nel lontano 2025”? E’ un’immagine della mentalità del fondatore del Circolo.

Perché un test di ingresso alla lettura che di fatto rappresenta simbolicamente uno sbarramento d’ingresso nel Circolo? Perché all’Università non si deve accedere senza aver prima almeno imparato a leggere o a scrivere. Quello che sembra una banalità è invece una triste realtà in cui vediamo importanti personaggi che non conoscono la lingua italiana e spot pubblicitari nazionali con evidenti errori. Test di ingresso vuole anche e soprattutto significare però, che il libro va letto con attenzione ed in senso positivo, perché contiene messaggi comunque interessanti da decodificare e, poi, da digerire con la pillola delle vignette. Un esempio? Il ruolo degli anziani che devono lasciare ai nuovi giovani talenti i posti di comando, arretrando nel ruolo di preziosi consulenti esterni, fuori alla porta della stanza dei bottoni, affinché si realizzino veramente quelle riforme per rimodernare nella sostanza, e non solo per l'apparenza elettorale, un Paese, quale il nostro, che è pieno di parole e di bugie, al di fuori della logica e del buon senso, vecchio di idee e paralizzato da un'organizzazione obsoleta ed oltretutto senza controllo.

Grazie dell'attenzione,

Roma, dicembre 2005

Il Presidente

ing. Andrea Schiavo

Cittadino del Mondo, italiano per caso