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Attivitą CRL: Alto Adige: un modello di sviluppo per l'Italia ?

                                                                                                                              Conclusioni del relatore

Quando quindici anni fa ho iniziato a scrivere e prevedere quello che sarebbe accaduto in Italia ero considerato una “Cassandra” . Il libro “Accadde nel lontano 2025” , che elabora le mie convinzioni politico-economiche , l’ho concepito e iniziato a scrivere nel 2005 e pubblicato e distribuito a titolo di sondaggio tra gli amici  in un numero limitato di 100 copie ricevendone molti incoraggiamenti ad andare avanti . Nei ritagli di tempo, l’ho modificato , terminato e pubblicato nel 2010 , data che ho voluto scolpire sulla copertina affinchè fosse chiaro che stavo facendo previsioni e non facili considerazioni a posteriori , proprio quando la crisi esportata dagli USA in Europa pareva risolta e il sereno si intravedeva, ma non da parte mia,  all’orizzonte . La casa editrice Albaros ha commesso gravi errori di comunicazione (sbagliando nella pubblicità persino il nome dell’autore) e ho chiesto la revoca del concesso vincolo di distribuzione in esclusiva.
In ogni caso ora sono soddisfatto quando vedo in televisione illustri personaggi di fama internazionale , quale il Governatore BCE Draghi, il Governatore della Banca d’Italia Visco, la Corte dei Conti con il suo Presidente Gianpaolini, il Presidente Confindustria Squinzi , la Confecercenti , la Confcommercio e il nostro stesso insigne Presidente del Consiglio Monti parlare di rischi concreti di default per l’eccessivo carico fiscale , generatore di evasioni, per lo sperpero di denaro pubblico da parte della Pubblica Amministrazione, per la corruzione dei politici regnanti da oltre 40 anni (unico caso nelle Democrazie nel Mondo!) , per la fuga dei cervelli , per una burocrazia ossessiva nel nostro Paese , persecutrice senza eguali dei “sudditi” italiani , per la carenza dei servizi che , in un’unica parola significano “ impossibilità di sviluppo” . E senza sviluppo , oramai concordano tutti, c’è solo il default .
L’Italia , prendiamo il coraggio di dirlo , è malata di cancro ed i medici che si sono succeduti non solo sono colpevoli di non aver fatto alcuna prevenzione ma hanno persino fallito gli interventi chirurgici in sala operatoria.
D’altronde  cosa c’era da aspettarsi da “apprendisti stregoni” che non hanno superato  i test  elementari di base per salvare un malato (l’Italia) e cioè la conoscenza della grande differenza tra componente finanziaria ed economica e tra tagli e sprechi con l’aggravante di non saper neppure copiare quello che fanno all’estero per risolvere i problemi che a noi sembrano irrisolvibili (quali ad esempio lo smaltimento dei rifiuti) ?
Per ultimo ha fallito lo stesso Monti , da noi soprannominato al suo ingresso in campo Amon Ra , cioè Dio egizio del Sole . Perché ha fallito anche lui ? Perché ha fatto solo banalità , come ha detto il saggio sindacalista Bonanni , il primo che l’ha capito, prendendo provvedimenti , a suo dire, che avrebbe saputo fare anche suo zio ignorante di economia . Ed ancor più grave è che ha fatto queste banalità  avvantaggiato oltretutto da una stragrande maggioranza del Parlamento perché era  terrorizzato da quello che stava accadendo (spread alle stelle). Bastonati i deboli (lavoratori e pensionati ) , usata l’arma da secoli conosciuta anche dai bambini  , l’aumento del costo del carburante , ha lasciato intaccati i privilegi dei responsabili politici della crisi e delle lobby del potere. In pratica è stato “leone a valle e pecora a monte” ! La riforma del lavoro ? un pasticcio inutile a sindacati e imprese. A chi obietta che non poteva fare altro che banalità  perché altrimenti gli sarebbe venuto meno il sostegno del Parlamento, io rispondo che un vero statista  , al posto suo , vistosi “strumentalizzato a tempo ” da parte della politica per prendere provvedimenti impopolari , avrebbe presentato le vere riforme (tagli agli sprechi e ai privilegi di casta e lotta ai veri grandi evasori fiscali , quali le banche sotto inchiesta ) .Contestualmente avrebbe richiesto la fiducia su detti coraggiosi provvedimenti e mostrato , già scritta, la  lettera di dimissioni, qualora non fossero state approvate dette vere riforme.
Nel mondo delle imprese esistono i cosiddetti “sani” fallimenti , cioè quelli che fanno fuoriuscire dal mercato le imprese che operano in modo irregolare ,al di fuori delle regole di mercato, e che quindi la cui scomparsa evita di contaminare gli operatori sani .
Non spaventiamoci quindi di un “sano“ fallimento italiano , alternativo ad una rivoluzione cruenta come quella recentemente avvenuta nei Paesi arabi , a patto però che si possa ottenere collateralmente l’azzeramento di questa vecchia ed obsoleta classe di brontosauri al potere , senza neppure la dignità di ammettere le colpe e farsi da parte. Noi sudditi , sia ben chiaro , non ci accontenteremo comunque delle loro dimissioni ma , come è scritto nel libro, vorremo la restituzione del  “mal tolto” e poi che siano processati e condannati quantomeno all’esilio.
Se quindi il fallimento italiano porterà questo rinnovamento radicale (la scomparsa dell’attuale classe politica nella sua totalità) favorendo l’ascesa di giovani,  nuovi e capaci al potere (la squadra Rinascimento così come descritta nel libro “Accadde nel lontano 2025” ) che porteranno idee ed esperienze nuove ,eletti direttamente dal popolo ed assistiti da esperti anziani senza poteri decisionali , allora ben venga il fallimento . La fallita Argentina e la stessa Islanda sono rinate e in fase di sviluppo!  .
Solo se l’attuale classe politica farà , tutta assieme, un passo indietro, si potrà evitare un passaggio di poteri non  cruento. Come all’epoca dell’ultima guerra i contadini e i proprietari terrieri tutto sommato furono quelli che soffrirono meno la fame , anche ora  realtà autonome come l’Alto Adige sentiranno meno la crisi del resto d’Italia.
La rivoluzione è già in atto su Internet , iniziata come avvenuto nei Paesi arabi
In definitiva l’Alto Adige e il suo partito rappresentante , la Volkspartei, devono prendere coscienza del proprio ruolo di essere un esempio di efficienza e corretto funzionamento della Pubblica Amministrazione per generare quello sviluppo di cui il Paese ha bisogno .
L’Alto Adige e il suo partito Volkspartei devono uscire dai loro ristretti confini , puntando su Roma così come Grillo punta , sbagliando, su Berlino che non è un modello di riferimento.
Lo spazio ci sta , è quello lasciato libero dalla Lega Nord al suo tramonto e , soprattutto , quello degli astenuti che già da soli rappresentano la maggioranza del Paese e sono in cerca di riferimenti.
L’uomo con cui realizzare questo storico progetto ? Non servono superuomini furbi e con capacità oratorie, ne siamo stati pieni con i risultati disastrosi che subiamo. Basta un uomo qualunque , come sui definisce Francoise Hollande , intelligente da capire il progetto, capace di visioni allargate, dotato di buon senso e capacità di ascoltare la gente . E’ lo “Stefano” del libro “Accadde nel lontano 2025” !


 

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