Nell'anno degli scandali, telefonici e calcistici, l'Italia perde cinque posizioni nella classifica che registra la percezione della corruzione in oltre 150 Paesi nel mondo. La graduatoria e' stilata annualmente da Transparency International, un organismo indipendente che ha sede a Berlino. Rispetto al 2005, l'Italia scende dal 40esimo al 45esimo posto, confermando come l'anno scorso di essere il penultimo Paese della zona euro in questa particolare classifica sulla percezione della corruzione, davanti solo alla Grecia,terminata al 54esimo posto. Gli altri membri dell’unione monetaria sono tutti nei primi 30 posti della graduatoria. Addirittura anche la Slovenia ,con mezzo secolo di comunismo alle spalle e che entrerà nell’euro dal 1 gennaio 2007 ,è al 28esimo posto.

La graduatoria è messa a punto sulla base di almeno tre sondaggi e di una serie di rapporti di organismi indipendenti.

La corruzione mina le fondamenta delle economie dei Paesi poveri ed inoltre la percezione di una corruzione endemica preoccupa gli investitori stranieri e ha un effetto negativo sulla crescita.

Haiti è l’ultimo paese in classifica, ma questo non vuol dire che è il Paese più corrotto, ma che è il Paese in cui c’è un ‘incapacità dei rappresentanti politici a tenere sotto controllo la corruzione.