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Economia-Lavoro: euro e sviluppo Monti

 

 Lo sviluppo Monti e la stupidità dell’euro

Dobbiamo tutti apprezzare la scelta del Presidente Napolitano  nel cambio di guardia tra Berlusconi e Monti , favorita da un intelligente (a fini elettorali) passo indietro di un leader tra i più contestati  nella storia italiana ,a ragione o torto,  dall’opposizione .
Anche  se non è rispettoso per il nuovo capo di governo , la frase di Bonanni , leader CISL, che  i sacrifici imposti da Monti li avrebbe saputi fare anche suo zio , ignorante in campo economico,   non ci sentiamo di dissentire . Berlusconi  ha tagliato le spese azzerando i servizi ai cittadini (facile), invece di ridurre gli sprechi (difficile) , Monti ha tassato case e benzina  e tagliato le pensioni , le cose più semplici da fare , senza poter al solito toccare i parlamentari , dato che gli stipendi e pensioni se li stabiliscono da soli con autonomo potere derivante dagli Dei (secondo la credenza degli antichi egizi) . Ha avviato poi una lotta all’evasione senza precedenti  allertando uno stato di polizia  con schedatura indiscriminata di tutti i cittadini e ufficializzato la già inesistenza del segreto bancario , provvedimenti  giustissimi per l’evasione delinquenziale  della mafia e della camorra ma  non per quella di sopravvivenza da parte di regolari imprese che devono cercare di sopravvivere sopportando una tassazione reale del 65-70% del reddito (sommando le miriadi di balzelli e i costi veri ma indeducibili)  , più del doppio rispetto a quella degli altri Paesi  che , oltretutto, offrono servizi che in Italia non esistono . Nonostante questi sacrifici che cambieranno la nostra vita nel 2012 e l’essere spiati come accadeva nei Paesi Comunisti e fascisti della Storia, la Borsa va male e lo spread con la Germania  ha superato i 500 punti , il che significa che dobbiamo pagare interessi al 7% a chi finanzia il nostro debito . Tassi alti , si sa in economia, significano alto rischio dell’investimento , cioè rischio del default italiano .
Perché ?
Finalmente anche i nostri semianalfabeti politici  hanno capito che manca  la parola magica , lo sviluppo. Chi scrive ama viaggiare ma non solo per divertimento  e per cultura ma anche e soprattutto per capire raffrontando quello che succede in Italia rispetto al Mondo in cui siamo globalizzati . E ha scoperto che ovunque si vada , in America . Africa , Europa , Paesi asiatici ,  Australia e in ogni altro luogo della terra, tutti riconoscono agli italiani un peso determinate per lo sviluppo delle loro Nazioni . Chi è fuggito dal nostro Paese , noto per la sua attenzione per gli immigrati ma totalmente disinteressato ai suoi cervelli,  ha quindi esportato in tutto il Mondo idee e capacità di lavoro che hanno generato ricchezza e chi è rimasto in Patria si è ridotto  nel migliore dei casi  al rango di vittima  più o meno rassegnata , escludendo le tristi alternative di mafioso, parolaio(politici) , ignavo (sostenitore politico manipolato dai giornali ) o evasore fiscale. 
La domanda che ci si dovrebbe poi fare è perchè gli stranieri dovrebbero investire o meglio rischiare i loro capitali in un Paese dove vige uno Stato di polizia fiscale e giudiziario , con le tasse più alte del Mondo (in rapporto ai servizi offerti) e una burocrazia oppressiva  che supporta uno Stato insolvente nel pagare i suoi fornitori e al tempo stesso aggressiva (Equitalia) nel riscuotere i suoi balzelli ?  Credo che se non si capisce  il motivo di quest’analisi storica (il cuore del problema) che non può non essere condivisa da tutti i pensanti con un minimo di senso critico, non si possa purtroppo sperare in uno sviluppo nel nostro Paese, nonostante “super Mario”.
Ma è quindi possibile lo sviluppo in Italia ? Per rispondere a questa domanda occorre leggere con molta attenzione il libro “Accadde nel lontano 2025” sponsorizzato dal nostro Circolo Culturale a ruota libera  che , concepito nel 2005 e finito di scrivere nel 2010 , ha già anticipato molti degli avvenimenti  a cui abbiamo assistito lo scorso anno e non solo in Italia .
Trattiamo come ultimo argomento la stupidità dell’euro.
La crisi ci ha portato il vantaggio di far capire sempre e persino ai nostri semianalfabeti politici e ai cosiddetti”scienziati economici ” , di fatto semplici impiegati superpagati dalla Comunità Europea,  la stupidità di aver concepito un euro in moneta invece che di carta (quale il dollaro) e di aver costruito una “Bancarella”  Centrale europea senza reali poteri di sostegno e d’indagine sui Paesi dell’eurozona . Sempre grazie ai viaggi , che aprono la testa al Mondo a chi gira non solo per diletto, di ritorno dall’Egitto abbiamo registrato  una netta ostilità a tale moneta persino da parte dei “disperati affamati dalla crisi” che ci perseguitavano ad ogni passo nel nostro tour. Preferivano un dollaro ad un euro ed anzi si presentavano con cinque monete da un euro per farsele cambiare in banconota . Addirittura qualcuno dava più monete del dovuto se la banconota era di 10 o venti euro. Perché ? Perché le banche , come noto a tutti meno a chi decide le strategie macroeconomiche, non cambiano le monete  e loro , i poveri egiziani, alla fine della giornata , con una crisi del turismo da paura, devono mangiare alla fine della giornata . L’Euro , questa moneta nata male perché ha fatto raddoppiare i prezzi soprattutto degli immobili contestualmente al suo ingresso , promosso ( o meglio bocciato)  senza l’assunzione della benché minima precauzione e controllo ispettivo , continua ad essere la prova provata dell’incapacità dei governanti che l’hanno progettato. 
Cosa accadrà ?
Anche il faraone Mubarak , assieme ai leader della Tunisia  e della Libia ,  sono stati deposti  dal popolo per i loro errori e la loro corruzione . La Siria vacilla . Non so quindi se potremo aspettare il 2025 , anno preannunciato come l’ “avvento” nel  già citato nostro libro, per vedere che siano i veri colpevoli al potere a pagare la crisi generata dalla loro incapacità e non certo gli emigranti e la gente comune che lavora per lo sviluppo e sta pagando i loro errori .

 

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