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Politica: fascismo, comunismo e renzismo

Diverse sere fa in TV hanno fatto vedere su Rai 3 un programma di Rai Story con Paolo Mieli  sulla morte di Hitler e Mussolini.Giusta è stata la fine del fascismo ma non certo giusta è stato l’eccidio da “macelleria messicana” di Mussolini e della Petacci (definizione di Giorgio Albertazzi poi ampiamente condivisa da tutto il  Mondo civile) perpetrato da partigiani comunisti sostituitisi ad un giusto processo e una giusta sentenza da plotone di esecuzione. Ma il fatto ancor più grave è che questi cosiddetti partigiani rubarono il grande tesoro (oro e denaro in varie valute) che Mussolini aveva a sua volta rubato al popolo e portato con sé nella sua fuga, in base a quanto è stato ricostruito storicamente sul piano documentale e testimoniale e riportato nella detta trasmissione. Il frutto di tale furto poi fu consegnato solo in parte al PCI dell’epoca (che ci comprò il palazzo delle “Botteghe Oscure” con le “fedi d’oro” del popolo) ma occultato e trattenuto dai carnefici che poi fecero un “regolamento dei conti interno”. Questo spiegherebbe anche perché fu uccisa anche la Petacci, in quanto sapeva del “tesoro”.
E’ la prima volta che viene resa pubblica una verità frutto dei tempi che stanno cambiando,anche sotto il profilo informativo, con scoperta di “scheletri nell’armadio” finora rimasti nascosti come di regola accade non solo nei regimi autoritari ma anche nelle false democrazie come la nostra. Forse il noto scempio finale a piazzale Loreto è stato quindi un alibi, una “messa in scena”di “odio fascista” che doveva coprire  la “macelleria messicana” le cui ragioni erano invece il furto ad uso personale e partitico dei soldi pubblici degli italiani . Chi si è reso responsabile di tale delitto ha infangato sia l’ideologia della resistenza sia quella di tutti i partigiani che hanno versato il proprio sangue per liberare l’Italia dalla barbaria fascista.
Sempre la stessa trasmissione su Rai 3, ha poi mostrato la morte molto più dignitosa del “pazzo” Hitler grazie alla conquista di Berlino da parte di Stalin che fu osannato dal Mondo. Peccato che poi questo salvatore del Mondo si rivelò un dittatore spietato assassino quantomeno al pari di Hitler.
In pratica io credo che sia il fascismo sia il comunismo si siano resi storicamente responsabili di imperdonabili orrendi crimini contro l’Umanità e conseguentemente, queste due parole macchiate di sangue e ricordo di barbarie compiute da esseri umani travestiti da eroi dovrebbero essere dichiarate fuorilegge e dovrebbe essere arrestato  chiunque usi le parole “fascismo” e “comunismo” per qualsivoglia fine sia ideologico (come ispirazione di un partito) sia per offesa  contro chi la pensa diversamente.
Renzi sta compiendo un percorso ideologico storico, isolando gli estremismi e fanatismi di destra e di sinistra, tentando un nuovo moderno equilibrio tra lavoratori e imprese, ringiovanendo una classe di potere vecchia in larga maggioranza inutile o per incapacità o per condizionamenti mafiosi. Le sue idee sono condivisibili al 99% ma i suoi risultati ancora scarsi, in quanto ogni giorno continuiamo a vivere ossessionati dalla burocrazia e con una “palla al piede” di una spesa pubblica irrefrenabile nel suo costante e fallimentare aumento che non permette l’erogazione di servizi ai cittadini e l’abbassamento delle tasse. Perché? Perché il freno è che la maggioranza di chi deve approvare una tale rivoluzione è causa di essa e quindi non solo dovrebbe essere mandato a casa ma anche processato e condannato per il mal fatto. Per il successo delle riforme in Italia occorrerebbe quindi che i responsabili tuttora super pagati con incarichi inutili e con pensioni d’oro, ancor prima che avvenga la sperata rivolta del popolo, si giustiziassero da soli come fanno gli imprenditori che si vergognano del loro fallimento.
Concludo con un commento sui sindacati, altro “totem” rottamato da Renzi . Il loro declino è frutto anch’esso del loro stesso errore per aver tradito la loro funzione storicamente sacra e giusta e cioè di difendere la salute e la dignità dei lavoratori contro i soprusi padronali sostituendo il loro legittimo compito con quello di difendere il loro potere senza capire che l’attuale contesto è da “peste economica endemica” che ha colpito il Mondo e , con particolare riferimento all’Italia, che i gioielli di famiglia (le imprese) sono svenduti sul mercato mondiale. In pratica non hanno capito che il loro nemico,“la classe imprenditoriale”è a rischio estinzione e quindi è da mantenere in Patria e da non combattere facendola scappare all’estero.

 

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